L’elicottero
Non poteva mancare una descrizione ancora più avvincente dell'elicottero:
Sotto il basto d'animali ruminanti
Da Essi guidati nel ventre Elipolico (Elipalico)
l Soldati nascosti guidando le armi rumorose
Non lontano tempestivo colpire da città Antipode (anticittà).
(10-13)
Un oggetto fantastico agli occhi del veggente, che richiama alla mente un animale con il basto carico, i motori ruminanti guidati dall'interno. Il ventre, o stomaco ruminante, il cuore della macchina con il motore che aziona le pale, le Ali (Eli) tutt'uno con l'albero (palo) centrale. Nel ventre anche i soldati sono nascosti e trasportati con le loro armi rumorose.
Un mezzo d'assalto per poter colpire non lontano in modo tempestivo, fuori dalle città, il nemico attestato all'Antipode.
Le azioni di rappresaglia nell'anticittà, ovvero le campagne, i villaggi. Questa quartina ricorda chiaramente il Viet-Nam, in cui l'elicottero è stato uno dei mezzi più efficaci abitualmente usati.
Da wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Elicottero
Il 13 novembre 1907 a Lisieux, Calvados in Francia, Cornu fu il primo uomo ad effettuare un volo libero controllato su di una macchina dotata di rotori, propulsa da un motore di 24 cavalli Antoinette. Il pilota si alzò in volo controllato di 30 cm per 20 secondi, senza la necessità di vincoli di sicurezza, a differenza di quanto avveniva con i prototipi di altri inventori.
Sebbene questo volo non abbia superato come caratteristiche quello del Gyroplane No. 1, l'episodio viene riconosciuto come il primo volo libero effettivo di un elicottero con passeggero. In seguito Cornu effettuò pochi altri voli, fino ad arrivare ad una altezza di quasi due metri, ma in realtà le soluzioni adottate non consentivano di manovrare e il modello venne abbandonato.
La risoluzione del problema della incontrollabilità e della incapacità di manovrare gli elicotteri divenne la questione centrale nel corso dei primi anni del Novecento e portò i progettisti come Juan de la Cierva a focalizzarsi invece sugli autogiri, che ebbero al contrario un forte sviluppo fin oltre gli anni trenta, relegando gli elicotteri a sperimentazioni ritenute ancora nel 1941 prive di futuro pratico.
La strada, invece, verso la soluzione fu affrontata con successo nel 1930 da Corradino D'Ascanio che realizzò un elicottero a rotori coassiali che stabilì il record di altezza (17,4 m), durata (8 minuti e 45 secondi) e distanza (1078 m).