L’aereo
I mezzi di volo, che ricordano gli stormi aerei della guerra che tutto distruggono (bombardamenti), sono visualizzati e descritti come uccelli insoliti, con il neologismo «avions» di cui:
«il solo rumore del suono, doma tutto il Cielo»,
«dell'insolito uccello è udita la Voce,
sopra il cannone del respira! stadio, così alto verrà...»
(2-75).
È l'era del turboreattore e del motore a reazione che sale altissimo nei Cieli, oltrepassando la barriera della Voce, del suono.
Da wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_dell%27aviazione
Seguendo un metodo passo passo, scoprendo le forza aerodinamiche che controllano il volo, i fratelli Wrigth costruirono e provarono una serie di progetti di aquiloni e veleggiatori dal 1900 al 1902, prima di tentare di costruire un velivolo a motore. I veleggiatori funzionarono, ma non così bene come i Wright si attendevano basandosi sugli esperimenti e le relazioni dei loro predecessori del XIX secolo. Il loro primo veleggiatore, lanciato nel 1900, aveva solo circa la metà dela portanza che prevedevano. Il loro secondo veleggiatore, costruito l'anno successivo, operò in modo ancora più insoddisfacente. Piuttosto che proseguire su questa strada, i Wright costruirono una loro galleria del vento e crearono vari sofisticati dispositivi per misurare portanza e resistenza sui progetti di 200 ali che provarono. Come risultato i Wright corressero i precedenti errori nel calcolo della resistenza e della portanza. Le loro prove e i calcoli furono utilizzati per progettare un terzo veleggiatore, con un maggiore allungamento. Questa volta si trattava di un vero aereo controllato sui tre assi, che fecero volare nel 1902. Si comportò molto meglio dei modelli precedenti. Possiamo affermare che il contributo dei Wright allo sviluppo della scienza aeronautica non si limitò alla costruzione di un aereo funzionante, ma anche e soprattutto nel mettere a punto il loro rigoroso metodo di progettazione, con prove nella galleria a vento dei profili alari, e i test in volo di prototipi a grandezza naturale.