Se (sede) del sommo
pastor (Toro) qui parlar s'ode
Che pel suo grege l'ovilo (Olivo) (appare) apparecchia
Iove ascendente allegro in quel si specchia (riflette)
Ne di (dico) cotal voler ponto lo move.
(89-8)
Quando nel mondo le notizie si diffonderanno suI Sommo Pastore che qui parlare si ode, si ascolta, e che per il suo gregge aggregare voglia l'ovile o olive, olivo, e quanto cosi allora per questo si appronta ovvero si apparecchia, come lo stesso gregge (regge, Reggio Emilia) dell'Ulivo (elezioni urnali), per la stessa pace dei suoi cristiani, di colui che avrà il motto di Malachia: della gloria dell'Ulivo (l'attuale papa Benedetto XVI).
Chi per il pelo, per un filo anche appare nell'era del gregge dell'Ulivo (Zaytun in arabo) troppo assonante con il nome biblico del nemico della Chiesa; mentre il Sommo Padre (Pater Sommo Jupiter, Piter e Pietro) ascenderà all'orizzonte: tanto allegro (prelato sorridente) per chi abbia tale spirito lieto o indicazione della nomea.
Ovvero e indizio dell'Omen Nomen che conosciamo, perché incrociato in altre quartine, e allora diventa indicatore di massima di colui che a questo specchio si riflette, si rispecchierà, da logica immagine diametralmente con sensi positivi o da immagine negativa di altro pontefice.
Colui che sia l'opposta icona o figura sulla scena, quale metafora di un dualismo, come quello di Giano a due facce. Questo per noi allora richiama la sestina che già annuncia maturare quanto avverrà: la grandissima nouvella (wella, onda), la grandissima notizia (new) e comunicazione, quando tra due grandi signori la grande querelle... che poi sarà tra i grandi leader, come tra i vertici sommi della Chiesa.
E quella contrapposizione che dico (racconto) di cotale persona (chi sia da immaginare) quanto sia allora al suo volere (sua volontà) d'esser appunto, punto, papa, che lo smuove, lo induce bene a tale scopo; non senza velare altro evento legato alla Compagnia dei Gesuiti, come riportato in altra quartina.
Ma anche è qui inclusa la grande perplessità e agitazione nel seno della Chiesa, perché cosi e già riferito nelle sestine di Nostradamus, al tempo in cui a causa della Chiesa francese ci sarà uno scisma, che rivoluzionerà anche l'Ordine, perché i Fratelli (Germani) saranno la causa di inevitabile detrimento all'intera Chiesa.
Ma passiamo ora all'indicazione del vero Sommo Pastore del sol sole felice.
Per la custodia (Diacale) ch'al
sep(u)olcro santo
Puoser li hebrei (a) qui la (aquila) mia mente dice
(Chela) Che la fe nostra è via più vera quanto
E più d'ogni altro il sommo sol felice.
(71-13)
Tutte le quartine che hanno l'esatta denominazione di sommo sole diventano elementi di un solo mosaico che va riferito al pontificato di tale sommo sole, che ha a cuore il destino dei Luoghi Santi fra Ebrei, Israele e aquila (USA, Polonia, Germania; n'esser/nasser in arabo è aquila), che bene allora nel suo essere cosi affida agli Ebrei.
Ma pure allora con una mente d'aquila lungimirante così considera come qui sia la chela, il lungo braccio che volgerà all'abbraccio allora della nostra via, scelta tesa ai credenti che porterà all'unità, alla strada maestra, così da manifestare la più verace e genuina fede sopra ogni altra (sole e Mercurio in Capricorno, indice di anno Gallo e araldo del Sole).
Perché cosi emergerà questo protagonista allora sopra ogni altro pontificato precedente, così tanto in alto da appropriato sommo sole (l'ostia solare, o il sole raggiante, è il simbolo della Compagnia di Gesù) felice, o quale altro logo comporti significazioni di eguale valore, da essere per traduzione bene rivelatore del ruolo che tale grande svolgerà in tali tempi minacciosi dell'avvenire.