Gli anni della Grande Tribolazione

Da Nostradamus: ultimi presagi (1980) da pg. 130 a pg. 161

 

La Grande Meretrice dell'Apocalisse.

Roma e i suoi sette colli svela il Mistero.

I Re d'Oriente alleati a Roma. L'Agnello simbolo del Messia.

I Credenti contro il Falso Messia. Le profezie sul Vero Messia.

Ottusità delle genti a non riconoscere il Maestro di Giustizia.

Il Giorno dei grandi terremoti Le stelle in cielo fanno la guerra.

L'anno della Perfezione e del Compimento.

 

 

Le mille voci discordi che si leveranno nei momenti di maggior confusione, renderanno se non impossibili, difficili le scelte che i popoli e i loro capi dovranno prendere. Le nazioni abbandonate al loro drammatico destino ancora una volta vedranno sorgere dei predestinati che saranno delle guide, gli strumenti opportuni di un piano. Nuove anime o «pulzelle» tipo Santa Giovanna d'Arco che ignare di politica e di potere, spinta solo dall'amore per la propria terra e per la propria Fede, trascineranno alla lotta ed alla resistenza contro l'invasore.

Saranno le nuove Luci, le nuove speranze in tempi in cui mancherà ogni buon senso o tutto e persino il Sale. Il Chiaro splendore della Pulzella Gioiosa (Joie = Jonne, Janne) Ne languirà più per il lungo tempo che sarà senza Sale. Con il Marciante (merciante) ruffiano /Russiano, il Lupo odioso Tutto (il mondo) nella peste, confusione del Mostro (BESTIA) Universale (10/98).

È facile comprendere perché i regimi politici avversino e combattino Nostradamus e le altre profezie, trovandosi così duramente giudicati anzitempo. Le Cassandre prima o poi hanno sempre ragione, dopo secoli e anni si riafferma di fatto un giudizio sintetico per un insieme di eventi che diverrà popolare.

Nella quartina vi è contenuto un ricorso storico particolare per la Francia che sarà nuovamente invasa dallo straniero come ai tempi di Giovanna d'Arco. Per le altre regioni dell'Europa avverrà una analoga resistenza. Il Dominio della Bestia su tutta la Terra è qui esplicito e corrisponde alla descrizione contenuta nell'Apocalisse, tale Potenza viene paragonata all'Antica Babilonia, la Bestia che era (al principio il primo impero dell'Oriente) non è (per molti secoli) e nuovamente lo sarà in ultimo (alla fine dei Tempi). Riprendiamo integralmente l'Apocalisse per spaziare nella descrizione di Giovanni: In Cielo e sulla Terra si contrappongono due Immagini: Una, la Donna Vestita di Sole che ha da partorire il Figlio Maschio che dominerà sulla terra con una mazza di Ferro, allegoria della Potenza che sta per svilupparsi composta dai Giusti ed Eletti Chiamati, predestinati ecc... che faranno guerra alla Bestia.

Il Mostro universale Babilonico ha la sua Immagine di Donna che è all'Opposto di quella Celeste descritta nel capitolo 17° dell'Apocalisse. Ecco... Io ti mostrerò il Giudizio (Crisis Mondiale, l'Ordalia che colpirà questa Potenza) della Grande Meretrice, che siede sulle molte acque (mari e coste) e con la quale hanno fornicato (corruzione, scandali) i Re dellaTerra. E gli abitanti della Terra sono stati inebriati del vino della sua fornicazione (mercimonio dei corpi onde corrompere).

Lo spirito mi trasportò in un deserto (Giovanni viene portato in un altro luogo lontano, in un deserto dell'Oriente)

E io Vidi una Donna che sedeva sopra una Bestia di colore Rosso (scarlatto) Piena di nomi di Bestemmia avente sette teste e dieci corna. È l'esatta ripetizione della Bestia che sale dal Mare dei popoli nel capitolo 13° (strana analogia numerica con la morte e la Falce!) ed è il nemico dichiarato dei Credenti che appunto uccide e perseguita!

 

La rilettura del capitolo conferma che è la Potenza mondiale che bestemmia contro Dio... e qui appare ricoperta di Bestemmie quindi da Ignominia, dal Vituperio da parte degli abitanti della Terra che la Odiano a morte. Le sue sette Teste o Capi o capitali o maggiori metropoli su cui estende il suo potere politico con le Dieci corna, che più avanti nell'Apocalisse è detto essere i Dieci Re d'Oriente che si Alleeranno con la Potenza Aquilonare solo per un'ora, un'intesa politica bellica di poca durata.

Alleanze e tradimenti che i popoli dell'Oriente sono facili a comporre e disfare appunto nel giro di un'ora, come è uso dire. La Potenza che è quindi alleata ai popoli Arabi nel suo disegno o piano dominatore che si dimostrerà effimero.

Riprendiamo la descrizione della Donna:

Era vestita di porpora e di scarlatto, adorna d'oro e di pietre preziose e di perle — vi è nella descrizione il gusto orientale di ricoprire le madonne in modo eccessivo e pomposo. Aveva in mano un calice d'oro pieno di Abominazioni e delle immondizie della sua fornicazione — simile ad un vaso di Pandora ripieno di tutte le risultanze, i contenuti di una ideologia, di una politica di una strategia orrenda ed abominevole che ha utilizzato tutti gli scopi per i propri fini, nessuno escluso sino i più abietti ed inimmaginabili (sesso, droga, deviazioni...)

E sulla fronte aveva scritto un nome: Mistero.

È tutto ciò che è stato tramato all'oscuro, nella tenebra dei complotti internazionali per far cadere o crollare regimi ed economie, terrorismo e ricatti occulti tutto si mescola nel Mistero dei massacri, delle repressioni, degli aiuti segreti che favoriscono Babilonia la Grande, la madre delle meretrici e delle abominazioni della Terra.

I metodi usati dalla Bestia per dominare, assoggettare i popoli ha il suo massimo nella Babilonia del nostro Tempo, nella Metropoli d'Oriente in cui i mezzi più sofisticati e inumani sono nuovamente in auge, tortura e delitti che fanno impallidire i precedenti, la crudeltà bestiale riaffiora mistificata da un ordine o una legge islamica, emergono capi fanatici e sanguinari che imbarazzano persino la ragione dei più feroci.

E vidi la Donna ebbra del Sangue... Persecuzioni religiose contro ogni altra fede che non sia l'Islamica a cui si accomuna la persecuzione in ogni parte delle regioni e nazioni sotto il Tallone dell'Impero Ateo.

Dei santi e del sangue dei testimoni (martiri) di Gesù.

E più direttamente coinvolti saranno i popoli cristiani in questa repressione che verrà dall'Est, dall'Oriente.

E quando l'ebbi veduta (la Donna dell'Ignominia) mi meravigliai di grande meraviglia — stupore di Giovanni di fronte all'evidenza di una potenza così inumana e barbara sostenuta dagli uomini.

E l'angelo gli disse: perché ti meravigli? L'orrore in cui scenderà l'umanità imbarbarita e per nulla memore delle stragi e delle guerre, dei milioni di morti e delle camere a gas, dei campi di concentramento... dall'uomo c'è quindi da aspettarci di peggio!

 

Io ti dirò il mistero della Donna e della Bestia che la porta la quale ha sette teste e dieci corna — Vi è una possibile analogia temporale con i valori del «sette teste per dieci corna» ossia i settantanni di «vita» dell'impero.

La Bestia che hai veduto era, e non è, e deve salire dall'Abisso e andare in Perdizione

Vi è la conferma che si tratta di una potenza passata, di un impero che già estendeva nell'Asia ed in Oriente il suo potere, allusione all'antica Babilonia? Vi è un intermezzo di «impotenza» di vuoto di secoli o di millenni, poi eccola nuovamente riapparire la Bestia che emergerà dall'Abisso come un Leviatano mostruoso. Il riferimento all'Abisso è una indicazione geografica che nell'antichità nei tempi di Giovanni alludeva ai bordi estremi del mondo, ove veniva collocato l'Abisso, il Tartaro quale sede della Morte e del Diavolo. I confini del mondo attuale non sono più mistero alcuno, agli estremi di quel mondo conosciuto ora localizziamo la sede di un impero le cui mire espansionistiche tutti osserviamo, uscirà quindi dal proprio «abisso» ma solo per andare a portare Perdizione e finire nella Perdizione, termine equivalente a Rovina Intera, sconfitta, sgretolamento totale (*).

 

(*) Questa maledizione riappare nella iscrizione D.M. della Domus Morozzo di Nostradamus: Chi mi onora avrà la gloria / Chi mi disprezza avrà la / Rovina Intera.

 

E quelli che abitano sulla Terra  Vi è analoga perdizione per coloro che popolano il mondo I cui nomi non sono stati scritti nel Libro della Vita (Eterna) — Milioni di uomini la cui presenza non incide sugli eventi, ma solo succubi, numeri della Bestia senz'anima e senza volontà di una Vita Spirituale e Divina.

Fin dalla Fondazione del Mondo — Vi è quindi per molti esseri il rifiuto alla Vita, il diniego a diventare Figli di Dio, il loro rifiuto appare di antica data (vissuta in altre ere storiche?).

Si meraviglieranno vedendo che la Bestia era, e non è, e verrà di nuovo. La riapparizione di una nuova Babilonia che estenderà il suo dominio nei stessi luoghi ed ancor più «meraviglierà, stupirà il mondo per il modo in cui si compirà questa apparizione sulla scena del mondo, influendo gravemente su tutti gli altri eventi mondiali».

Qui sta la mente che ha Sapienza  — Il Veggente ripropone in continuità con la descrizione del capitolo 13 della Bestia che Impera sui Re della Terra, un invito a meditare, riflettere le indicazioni offerte per riconoscere attraverso nome e numeri il Nome della Bestia il cui valore è celato dal «666»

Qui sta la Sapienza (13-18) Chi ha intendimento conti il Numero della Bestia, poiché è numero d'Uomo: e il suo numero è 666 — L'applicazione dei sistemi cabbalisti, valore delle lettere e corrispondenze numeriche ha già nel passato offerto le più diverse spiegazioni, manca ancora quella che concordi interamente con la descrizione globale della Profezia, mentre sinora ogni spiegazione è stata unicamente parziale.

Riprende l'apostolo nella descrizione del Mistero della Donna e quindi della Bestia con tale inequivocabile considerazione:

Qui sta la Mente che ha Sapienza. (17-9)

Vi è la chiara elucidazione di come si usi una figura per indicare invece un dato reale, storico, il metodo dell'analogia attraverso le similitudini delle cose e delle Parole.

Questo è il metodo che la Mente veramente Sapiente saprà usare perciò ecco seguire la spiegazione:

Le sette Teste sono i (sette) monti sui quali la Donna siede e sono anche Sette Re  Ripeschiamo la storia antica e il mito romano, la città che sorge sui sette Colli, la città Eterna, fondata da uno dei Figli del Dio Marte (Guerra) che tracciando il solco della fondazione subito lo inonda del sangue del fratello (Remo). Vi è il mito di un popolo che estende le sue mura sui sette colli con i suoi sette Re, monarchia, repubblica e l'impero dei Cesari ma pochi ricordano l'inizio, poco noto, i due figli della Lupa, ovvero Romolo e Remo trovatelli allattati da una Lupa, in un lupanare, ossia da una Meretrice che l'arguzia antica ha mutato in una docile e affettuosa Lupa. (Se qualcuno avesse dei dubbi legga Properzio). Questa intima connessione della storia con la città Eterna e della Madre di tutte le Prostituzioni, con gli scandali in cui è uso vivere il mondo riserva ancora per il futuro «meraviglia» «stupori» maggiori.

Roma è nel centro di molte «trame» come un amore (Roma-amor) che affascina, ammalia, inganna nelle spire del Potere, della Politica, dell'Economia, dei traffici internazionali che qui convergono.

 

Quale seduzione eserciti questa città o ha esercitato da sempre è dunque «un Mistero» che «meraviglierà» o ingannerà tutti se Roma riuscirà ancora una volta al di sopra di tante tempeste ridiventare «Babilonia» la Grande, Madre di ogni corruzione e seduzione politica, favorendo alleanze politiche ed economiche con tutti e maggiormente con l'Oriente (Iraq) stringendo una alleanza non solo politica e forse militare con l'Islam. Roma in mano ai politici dell'Est non camminerà che per questa Via! E soprattutto a causa dei suoi capi politici che tutto ciò si realizzerà, difatti è scritto:

Le sette Teste sono i monti sui quali la Donna siede, e sono anche Sette Re: cinque sono caduti, uno è, e l'altro non è ancora venuto, e quando sarà venuto ha da durar poco.

La storia del principio di Roma con i suoi sette re avrà una analogia con la sua fine, l'impero nato con Augusto finì con Augustolo, Roma cristiana Nata con Pietro finirà con un Pietro. Dopo i Sette Re di Roma nacque la Repubblica. Ora Dopo i sette (Re) Capi della Repubblica nascerà l'Impero della Donna che siede sulla Bestia Rossa.

Gli ultimi Re di Roma regnarono (Tarquinio Prisco e Tarquinio Superbo) alle soglie del crollo di un regime, qui il veggente pone dopo i cinque che sono caduti, uno è (il sesto) e l'altro non è ancora venuto (il settimo) e quando sarà venuto ha da durar poco. Difatti questa Repubblica ha già visto passare cinque teste, cinque presidenti, appare più di immediata importanza il tempo in cui uno è (il sesto) al mandato del sesto presidente (in cui) è maturata per la prima volta una vera crisi presidenziale, infine ecco seguire il settimo presidente che quando sarà venuto ha da durar poco (o andare in perdizione/rovina). Gli eventi storici prenderanno quindi una piega gravissima, il sistema o regime democratico repubblicano si avvierà al totale sovvertimento. Il Termine andare in Perdizione o rovina si avvicina moltissimo ai contenuti del presagio I più grandi faranno Perdita/Perdizione (Perte, Pertini) di beni, onori e vita.

Altri presagi ancora in cui nella Perdita è coinvolta anche la Roma Cristiana quasi in modo inesplicabile o gemello nella sorte, cioè in tempi quasi medesimi in Roma la sorte perdente colpisce Repubblica e Chiesa.

Vi è dunque in questa ora di pericolosa Perdita, Perdizione, Rovina il sovvertimento totale che apre la Via alla Grande Babilonia o confusione Politica venuta a galla con tutta la sua corruzione e prostituzione. Si affaccia quindi il trapasso del potere che è così indicato:

E la Bestia che era, non è, è anch'essa un Ottavo Re (Capo) e viene dai Sette (Capi) e se ne va in Perdizione — In tale sintetica descrizione vi è contenuto il dopo Pertini. La Grande confusione politica ossia Babilonia moderna ancor più corrotta dell'antica che diverrà così anch'essa quale Ottavo Re, in modo che in essa si alleino, cooperino le forze della Bestia Mondiale, le ideologie ed interessi simili si stringano in un solo impero che avrà nuovamente in Roma il Vertice. Vi è netto per questo regime o capo romano alleato all'Est/Oriente già evidente una fine rovinosa, fallimentare.

E le dieci corna che hai veduto sono i dieci Re (capi) che non hanno ancora ricevuto regno, ma riceveranno podestà, come, Re assieme alla Bestia per un'ora — Altre dieci nazioni o potenze mondiali nell'area Mediterranea, dal Nord Africa all'Asia Minore, all'Asia maggiore faranno fronte comune, sono i popoli arabi ed islamici alleati alla Bestia Rossa o Impero Russo (Sovietico) che eserciteranno un potere, un sogno di egemonia mondiale che proverbialmente durerà «un'ora» quindi un tempo decisamente effimero! In più punti questi Re sono chiamati i dieci Re d'Oriente ciò conferma l'origine geografica dei nemici che l'Occidente dovrà subire, poiché:

 

Costoro hanno uno stesso pensiero (piano, comunicazione) e daranno la loro Potenza e la loro autorità alla Bestia (Rossa)

Vi è l'accettazione esplicita di un dominio, si adattano al più opportunistico piano di interessi, appoggiando la politica mondiale della Bestia Rossa, anzi quasi come gregari la sostengono ai vertici delle Nazioni o nella Società delle Nazioni sino a far guerra contro l'Occidente.

Lo scopo finale di tale Impero è... affrontare una guerra su vasta scala che coinvolgerà tutto l'Oriente, e ben sappiamo cosa voglia dire oggi una guerra dell'URSS e degli Arabi contro l'Occidente o prima ancora contro Israele. Difatti è scritto:

Costoro (la Bestia e i dieci Re d'Oriente) guerreggeranno contro l'Agnello — Il nemico viene sempre rappresentato come un Lupo, l'assalito è l'Agnello, la preda indifesa, che qui molto più vuol indicare non è solo l'assalto contro nazione o nazioni in Pace, ma è il simbolo di chi già in passato è stato preda e sacrificio, che ha già patito cattività e persecuzioni. In questa figura si potrebbe politicamente intravvedere l'Agnello o il Montone/ariete già nominato come altra potenza del mondo (USA). Una potenza mascherata che ha solo l'aspetto esteriore della mitezza ma in cuor suo è un sepolcro imbiancato che ha perso nell'ipocrisia i fini della Libertà e della Giustizia a tal punto da favorire la Bestia Rossa, e la violenza, la corruzione della Grande Babilonia. L'aspetto più sublime dell'Agnello è il capro espiatorio ossia il Cristo che come il più mansueto animale si riaffaccia sulla scena del mondo con la Forza propria della Giustizia e della Verità conquistata attraverso il Sangue (Ema = greco sangue, Emeth = verità in ebraico).

Questa tesi diventa esplicita senza dubbio alcuno: L'Agnello li vincerà perch'Egli è il Signore dei Signori, e il Re dei Re; - La storia del mondo è destinata quindi a subire un'ultimo effimero impero della Bestia Atea, la Babilonia della Fine dei Tempi che si preparerà allo scontro finale contro l'Agnello, il vincitore della sfida che porterà alla Perdizione, totale Rovina la Bestia Babilonica. Ogni altro potere verrà sgretolato, non altre divisioni politiche su questa terra, ma una sola vasta unità, un solo Vertice primariamente spirituale otterrà Vittoria, e nessuno potrà più fregiarsi del titolo di Rei dei Re o Signore dei Signori, poiché a Uno Solo spetta e quanti nella storia hanno usurpato tale titolo la sorte li ha mandati in perdizione o rovina completa. La Vittoria finale apparterrà ad una sola parte.

 

Vinceranno quelli che sono con Lui (l'Agnello) i chiamati, gli eletti e fedeli.

Qui sta la costanza ed il premio per quanti sanno attendere quell'Ora. Potrà apparire un giudizio sbrigativo che perciò non va inteso maturare nel futuro in modo rapido, ma nell'ordine che i Segni profetici dati, seguiranno. Prima quindi quanto le profezie bibliche ed evangeliche hanno vaticinato e che qui abbiamo scaglionato restando sempre come sentinelle all'erta per segnare ciò che è passato e quanto resta pazientemente da attendere e sopportare sinché non venga quell'Ora magistrale nel destino dell'uomo che ha Fede.

E per quanto le interpretazioni offerte siano evidenti e saranno avversate da quanti non vorranno ammettere i fatti, il veggente aggiunge ancora a conferma di quanto intravisto.

Le acque che hai veduto e sulle quali siede la Meretrice.

Vi è aggiunta in ultimo l'indicazione di una potenza che si estende per coste e regioni marittime popolate appunto: Popoli e moltitudini e nazioni e lingue — Una grande diversità di nazioni entromescolate comprese nel dominio della Bestia Scarlatta.

E le dieci corna che hai veduto Ossia i Re d'Oriente e la Bestia — il grande Impero Ateo Odieranno la meretrice e la renderanno desolata e nuda e mangeranno le sue carni e la consumeranno con il fuoco.

Un destino maledetto é riservato alla terra tra i mari, diverrà suolo di odio, di battaglia e di distruzione (lo è sempre stato in quasi tutte le guerre) Terra soggetta ai colpi della Falce Lunare non solo politica ma anche naturale. Terra che verrà desolata e nuda senza abitanti, ogni sua carne o creatura sarà colpita o consumata dal Fuoco. Riecheggiano profezie d'altri veggenti e di Nostradamus che vede per le terre Mediterranee (particolarmente la terra Saturnia o Mezzogiorno) abbattersi prima la furia della distruzione bellica sia dell'Est come degli Arabi, poi degli eventi naturali che non daranno per molte età più sostegno poiché sprofonderà nel mare.

La Città Eterna sarà consumata dal Fuoco, così è il giudizio contro la Donna e la città che impera sui re della Terra. Vi può essere anche una allusione alle molte città che pari alla metropoli romana sono «Caput» del Mondo e sulle quali scenderà il Fuoco del Cielo in un momento (in un lampo) e vedranno tutti il fumo del suo incendio standosene lontani!

E se nell'Ora attuale qualcuno dubitasse della piega degli eventi ricordi che: Iddio ha messo in cuore loro (I dieci Re d'Oriente) di eseguire il suo disegno e di avere un medesimo pensiero (piano di potenza) e di dare il loro regno alla Bestia (Rossa) Affinché le Parole di Dio (profezie) siano adempiute.

Sarà con impeto precipitata Babilonia, la gran città, e non sarà più ritrovata... Una condanna di totale rovina che sembra accomunare anche la Babilonia o la gran città Mesopotamica polo della potenza Araba contro l'Occidente. Ma il veggente tende a specificare che in essa sono state trovate le colpe ed il sangue dei profeti e dei santi    quindi una più grande persecuzione che il potere emanato da questa città riuscirà ad attuare nella guerra contro le schiere degli Eletti, dei Giusti, dei predestinati. E non solo verrà tenuto il conto di tali misfatti repressivi contro i profeti e i santi ma anche di — quelli che sono stati uccisi sopra la terra. La Grande meretrice che corrompeva (rovinava) la Terra con la sua fornicazione — viene distrutta, il suo fumo sale per i secoli dei secoli — Un evento clamoroso che fa gioire ed esultare i Cieli, avviene nel contempo anche una grande battaglia in cui:

 

La Bestia ed i Re della Terra ed i loro eserciti radunati per muovere guerra a colui che cavalcava il Cavallo (Bianco simbolo del nuovo Avatar in Oriente, il Nuovo Maestro dell'Amore o Maitreya) E la Bestia fu presa (imprigionata) e con lei fu preso il Falso Messia (profeta) che aveva fatto i miracoli (prodigi) innanzi alla Bestia, avendo sedotto quelli che avevano il marchio della Bestia adoratori della sua immagine (idea, ideologia, forza, partito) Ambedue furono gettati... ed il rimanente ucciso con la Spada che usciva dalla Bocca di Colui che cavalcava il cavallo (Bianco). Il dramma terrestre giunge al termine con l'eliminazione delle forze che hanno portato il Male, si compie la Testimonianza come il martirio di milioni di uomini, si adempie lo Spirito di Profezia, tutto quanto è stato scritto sarà avvenuto, le nazioni (che ancora esisteranno) non verranno più sedotte, o corrotte da alcuno. Il Signore dei Signori ha preso a regnare con Verità e Giustizia. L'uomo è finalmente al cospetto del suo Dio, vivificatore di morti, giudice sommo, più pietoso e misericordioso dei Santi e degli Angeli. Nell'Apocalisse il trionfo delle Forze del Bene è descritto nell'esaltazione dell'Agnello, del Giusto che ha pazientato sopportato ogni tribolazione. Un monte misterioso è il luogo ove gli Eletti, i Giusti si riuniranno a danzare attorno al Pastore Fedele nel Giardino dell'Eden ove vi è la Sorgente di Acqua Viva il Fluido della Rigenerazione, la Fonte di Vita che disseterà tutti gli Eletti nella nuova Era dell'Acquario. Una nuova Montagna di Sion su cui si ritroveranno i centoquarantaquattromila riscattati dalla Terra, uomini irreprensibili che diverranno i pastori i saggi della Nuova Era, i maestri di una Nuova Rivelazione.

Ma non vi è Nuova Rivelazione se non appare un Nuovo Maestro quando le tenebre insorgono dall'abisso per inghiottire gli uomini nelle tombe, oltre alla disperazione salirà anche la Speranza in un intervento estraumano.

Verrà la Luce a combattere le Tenebre ma molti uomini la rifiuteranno. Quale Profeta sarà abbastanza forte e grande per arrestare l'umanità prima che essa precipiti su tale china?

Chi sarà questo Araldo che dovrebbe annunciare al mondo la Verità?

Eppure sappiamo di Lui così tanto che ne leggeremo in futuro ogni allegoria, ogni segno e troveremo persino scritto già il Nome! Egli avrà in suo aiuto tutti gli Dei Eterni sentenzia in mezzo agli Elohim farà appello alla Liberazione nei giorni dell'espiazione dopo il giorno della strage per la fine dei giorni.

Di Lui è scritto:

 

Sui Monti come sono graziosi i Passi

del messaggero che proclama la Pace

del messaggero di bene che proclama la salvezza

che dice a Sion (sul monte): Il tuo Dio regna!

Ed ancora di Lui è detto:

Mi hai posto come un vessillo

per gli eletti della giustizia

come un interprete

nella conoscenza dei misteri meravigliosi

per mettere alla prova coloro che cercano la Verità.

Ma tutti gli uomini della menzogna

si scagliano contro di me

 

Gli uomini della Menzogna sono contro tutte queste cose poiché sono figli dell'iniquità che rovina la Terra. Essi non hanno conosciuto il mistero futuro, non hanno compreso le cose passate, non hanno conosciuto ciò che verrà su di loro e non hanno liberato la loro anima dal mistero futuro. Ecco per voi il Segno che avverrà:

 

Quando il figlio della perversità e l'empietà indietreggerà davanti alla Giustizia, come le tenebre indietreggiano davanti alla Luce e come il fumo svanisce e non esiste più così l'empietà svanirà per sempre, e la giustizia come il Sole si mostrerà principio d'ordine del mondo.

Tutti coloro che (ingiustamente) detengono i misteri meravigliosi non esisteranno più. La conoscenza riempirà il mondo e la follia non esisterà più per sempre Guardate le genti e osservate inorridite e ammutolite poiché nei vostri giorni si compirà qualcosa che non credereste se fosse narrata... come coloro che tradiranno alla fine (fine dei Tempi) Costoro sono i violenti che in­frangono il Patto, che non crederanno allorché udranno tutte le cose che accadranno all'ultima generazione (dor) dalla Bocca (Verbo) dell'Interprete nel cuore del quale Dio ha posto intelligenza per spiegare tutte le Parole dei suoi servi, i profeti, per mezzo dei quali Dio ha annun­ciato tutte le cose che accadranno al suo popolo e alla sua terra.

 

Ma nell'ultimo tempo i popoli seguiranno l'uomo nella menzogna (Drauga, drago...) che guarderà alle genti pa­scendosi della loro corruzione

 

Ma Dio la cui potenza è

ha designato per il Giudizio

ha posto per la correzione la Rupe!

I suoi occhi sono troppo puri perché

possa sopportare la vista del Male

 

Si viene a delineare un personaggio concreto che coin­cide con la lotta finale dell'Apocalisse, appare a sua volta circondato dal segreto, come i primi trent’anni del Na­zareno. L'origine e l'opera del Maestro «messaggero di Pace» sarà conosciuta da pochi, anzi volutamente velata:

 

Colui che farà germogliare

Il Virgulto (Pollone, Germoglio, Ramo) di santità

per la piantagione di verità

rimarrà nascosto

di modo che non si penserà a Lui

non sarà conosciuto

e il suo mistero rimarrà sigillato

Ma tu, Dio

hai protetto il suo futuro

nel mistero degli Eroi forti

e degli spiriti di Santità

e nel turbine della Fiamma di fuoco

sicché nessuno si potrà avvicinare

alla sorgente di vita

e l'acqua di santità...

Perché si è visto

ma non si è riconosciuto,

si è considerato

ma non si è creduto...

 

La verità è difficile da discernere e da riconoscere, sarà come al tempo del Nazareno, avranno sotto i loro occhi i segni della presenza dell'Uomo che «non si considera» E il Messaggio Ermetico sarà calpestato, sarà fatta pa­stura, diverrà inflazionato, troppe bocche parleranno creando confusione «innalzandosi al di sopra di Lui» — pasceranno tutte le bestie della Terra ed il tronco sarà calpestato — da tutti i passanti per la via — e i suoi rami serviranno ad ogni essere alato —.

Viene quindi a crearsi una situazione insopportabile, in­verosimile che annuncia, come il proprio dire, non vie­ne considerato, anzi una moltitudine famelica si muove per opera dei maestri di menzogna che ingannano così le moltitudini: prive di discernimento finiscono come i porci a calpestare la verità, tronco e fiori, perle e cono­scenza, sicché è chiaro l'avviso di non gettare le perle ai porci poiché questi le calpestano oppure aizzati vi sbranano.

Vi è quindi un momento di reazione negativa alla Voce del Profeta che nonostante siano impediti i suoi passi:

 

I miei piedi erano avvinti da ceppi che mi facevano barcollare

Fortificato la Lingua nella mia Bocca essa non si ritrasse

e nulla poté far tacere (testimonianze rese pubbliche)

La Voce...

Perché mia è la lingua dei discepoli per far rivivere lo spirito dei vacillanti

per sostenere con la Parola (profezie) Colui che è debole

Muta era la Voce delle Labbra della mia Bocca (censura del Sistema)

e avvinta tra i ceppi del giudizio (tribunale)

Il mio cuore, era sedotto

le sue pareti erano piene di amarezza

non potevo far comprendere la Saggezza

al cuore di pusillanimi.

 

Vi è una dura reazione del sistema contro chi è portavoce della Profezia, la Bestia politica reagisce perché teme che il popolo come una volta non voglia il crucifige...

Saranno le fazioni a dover lottare senza più rimandi poiché l'ora sarà grave e non si potrà più dubitare del futuro che il profeta ha annunciato poiché Egli stesso è turbato (in vista delle catastrofi in arrivo):

Nella notte il suo occhio non dorme...

 

in attesa della collera che eccita lo zelo della distruzione.

L'anima mia meditava sulle tue meraviglie

da un tempo determinato a un tempo fissato

dalla rovina alla desolazione

dal dolore alla ferita

dalle angosce alle calamità.

Rivolgerò una parola a colui che cercava di inghiottirmi

un rimprovero a quelli che si accanivano contro di me

Voglio dichiarare ingiusti i miei giudici (umani)

ma riconoscere la Giustizia

del Tuo giudizio sugli Uomini

poiché conosco la Tua Verità.

Così farai venire su tutti gli uomini che combattano contro di me

sui miei avversari la vergogna del volto,

l’ignominia su coloro che mormoravano contro di me.

Poiché nel mistero della tua sapienza

tu mi hai castigato

hai celato la verità

per un tempo determinato e la Pace per un tempo stabilito.

In quei terribili giorni solo chi si è appoggiato nella Tua Verità

o Dio rimarrà saldo nella Roccia, piombino di giustizia livella della Verità.

Sulla moltitudine soffierà il vento dello smarrimento

ogni anima udrà risuonare l'abisso e sarà in angoscia (Oceani!)

vicinissimo alle porte della morte.

Solo chi entrerà nella Verità di Dio non vacillerà

quando ogni costruzione sarà scossa

e la furia delle acque scroscerà contro.

Sarà, aperta una sorgente per un lutto di amarezze.

Il tormento non fu celato ai miei occhi conoscendo io le tendenze dell'uomo,

canterò sull'arpa le lamentazioni per ogni giorno di lutto sino allo sterminio dell'iniquità

In cui l'Eroe brandirà l'arco (arcere) e spezzerà l'assedio

Le porte eterne faranno uscire le armi da guerra

ed essi domineranno da una estremità all'altra (della terra) e non vi sarà più scampo...

Allora la Spada di Dio affretterà il Tempo fissato

e tutti i figli suoi di Verità sorgeranno per sterminare l'empietà

e tutti i figli della colpevolezza più non saranno.

 

Negli inni profetici di Qumran l'avvento del Messia è dunque difficoltoso e contrastato, la potenza della Men­zogna naturale rivale giocherà tutti mezzi per confon­dere i popoli sinché la pazienza avrà superato il limite, allora i prodigi non si conteranno più e gli Eletti, i Giu­sti che danzeranno nel Giardino dell'Eden con gli Spi­riti di Fiamma usciranno a guerreggiare contro la Bestia con a Capo il Re dei Re ovvero Kalchi, il cavaliere vin­citore che sconfiggerà la potenza atea, e il suo falso mes­sianesimo. La tradizione Cabbalistica riscontrabile nello Zohar (Luce/Vita) elenca tutta una serie di segni colle­gati alla Venuta del Re Messia che combatterà contro tutte le nazioni del mondo che lo rifiuteranno.

Il giorno che Egli (Messia) si leverà per colpire la Terra, si rivelerà per la prima volta in Galilea da ove partirà la dichiarazione di guerra che il Messia farà al mondo intero. Una posizione presa senza più timori, il Verbo Divino palese, guida di un immenso esercito Grande Spa­da prossima e combattimento acerbo. Cuore così ardito che non ci sarà che tremi. Un mese dopo l'apparizione del Messia Guerriero e di una colonna di fuoco che si innalzerà sulla terra sino al cielo sarà visibile in tutto il mondo: una stella risplendente che apparirà alla costa dell'Oriente in sfavillanti colori (Mercabah). Quale se­gno evidente nei cieli, tale stella singolarissima si vedrà attaccata da altre stelle disposte in cerchio. Questa ap­parizione visibile durerà più di due mesi. La lotta che sosterrà la stella centrale si vedrà in questo modo:

dei missili di fuoco usciranno dalla stella centrale che annienteranno le altre stelle in diversi giorni e combattimenti osservati quindi anche da terra.

Una battaglia nei cieli scritta in anticipo che è analoga all'avvertimento dell'Apocalisse si avrà battaglia in cielo e Satana sarà precipitato sulla terra. L'apparizione del Messia è in rapporto a questa stella centrale, dal momento che la stella sarà nascosta all'osservazione terrestre, scomparirà, anche il Messia. Passeranno circa dodici mesi poi nuovamente la colonna di Fuoco riapparirà nuovamente come in precedenza. È in questa colonna che il Messia è celato.

Vi è un intervento preciso delle Potenze dei Cieli che fanno salire in cielo nella colonna di fuoco, il Figlio Maschio che ha da dominare sulla terra...

La Bestia Politica intanto perseguita la Progenie della Donna Celeste coronata dalle dodici stelle, vorrebbe anche colpire il Figlio ma è appunto scomparso rapito in Cielo. Vi è la prova che l'Uomo destinato a dominare a Capo degli Eletti in guerra contro la Bestia Atea, appartiene per nascita materiale alla Terra, quando è troppo evidente il suo scopo e chi Esso sia scompare provvidenzialmente in un luogo nascosto di modo che non si penserà a Lui, non sarà conosciuto — poiché Dio — ha protetto il suo futuro nel mistero degli Eroi forti e degli spiriti di Santità nel Turbine della Fiamma di Fuoco — sicché nessuno si potrà avvicinare... — quindi imprendibile resta il Messia protetto nel Turbine della Fiamma, o nella Colonna di Fuoco visibile in Cielo e in Terra. Dove andrà dunque l'Uomo così necessario ai destini del Mondo? Il Mistero del Turbine di Fiamma è simile a quello descritto nella Genesi a Guardia del Giardino dell'Eden per impedire a qualsiasi mortale l'accesso. Un luogo impensabile forse al margine di una dimensione spaziale su cui si apre la Porta dell'Eden o di un altro Mondo allo stato primigenio, qualcosa di simile poiché è scritto «Nel Giardino dell'Eden inferiore vi è un luogo nascosto e sconosciuto delle legioni celesti, questo luogo contiene mille edifici (Agarthi?)... Nessuno può qui pe­netrare, se non il Messia che soggiorna sovente nel Giar­dino dell'Eden...».

 

Il Messia penetra in questo palazzo che è il luogo più nascosto, nessuno può giungere a conoscerlo.

Il Messia è nascosto in questo luogo sino al giorno che si rivelerà al Mondo.

Il Luogo è chiamato il nido dell'uccello (aquila). In que­sto ritiro l'Uomo vede tutte le immagini dei popoli e le rovine di coloro che hanno colpito la Casa del Signore. Gli vengono le lacrime agli occhi poiché non può con­solare coloro che non credono nel futuro e giacciono solo nella Perdita a causa della loro incredulità e disperazio­ne. Per questo il Messia piange e si tormenta di fronte all'inaudita durezza di spirito e di repulsione della Ve­rità da parte degli abitanti della Terra.

Anche la Terra si unisce al suo pianto e geme anch'essa sino a tremare, anzi tutto l'Eden trema, si scuote. Al­lora si operano cose che sono al di sopra dell'intendi­mento Umano per far sparire definitivamente la colpe­volezza dei Re della Bestia e vendicare Israele.

Allora Iddio deciderà di perfezionare (salvare) il mondo nell'attimo che il Verbo Divino sarà completo e le Sa­cre Lettere del suo Nome (Shema) invocate.

Nel centro del firmamento apparirà una stella color por­pora la cui viva luce sarà visibile al mondo intero, con­temporaneamente in faccia nel Nord apparirà un'altra stella che verrà a battaglia. Questa apparizione spaven­terà tutti i capi del mondo. Si vedrà quindi la stella del

centro del firmamento piazzarsi verso il Sud vincendo sull'altra stella che a poco a poco scomparirà riducendosi. Poi la stella rimasta si spezzerà in dodici parti per ogni direzione del cielo e nel giorno di dodici giorni si avrà un tremamento di terra e una eclisse del sole che avrà luogo a mezzogiorno simile a quella che avvenne nel giorno della distruzione del Tempio. L'oscurità risultan­te da tale eclisse sarà così grande che non si vedrà né in cielo né in terra.

Allora una grande perturbazione (sconvolgimento) avver­rà che farà tremare la terra e che farà perire numerose armate. Lo spavento che si diffonderà nel mondo sarà grandissimo che gli uomini crederanno giunta la loro fine. Ma a partire da tale giorno che tutti i Re della Terra faranno dei decreti iniqui contro Israele e si sforzeranno di spegnere la Fede sino a riuscire nei loro disegni. Mol­ti gioiranno delle loro trame ignari che paziente è il giun­gere della Vendetta Divina, nell'ora in cui scenderà il buio maggiore sarà l'attesa che la Luce ritorni a guidare gli uomini.

Felice la sorte di coloro che vivranno in questa epoca, felice la sorte di coloro che non vivranno, tutti i popoli del mondo vivranno in questa epoca nel terrore indicibile. Ma passato un anno dall'oscuramento della Fede, lo scettro del Re Messia si eleverà nel Giardino dell'Eden, si risveglierà Israele? I Giusti poseranno il diadema so­pra la testa del Figlio Dell'Uomo composto dalle lettere del nome di Dio.

Sarà il Giorno della Vendicazione.

Da questo momento il firmamento sarà scosso, anzi un cielo sinora rimasto celato si aprirà e una nuova corona Divina uscirà per l'Eletto. Allora sarà visibile nei Cieli il Segno della Schechina, il Carro, il Trono degli Elohim su cui il Re Messia si rivelerà nel paese della Galilea. Questa rivelazione sarà palese ai giusti della generazione che precede quelle dell'avvento del Re Messia. È appresso l'anno Otto che il mondo attenderà di vedere la perfezione, il giudizio, il Segno che la Vendetta Divina rigetterà gli Empi sino all'estremità della Terra — Per ogni secolo che da ora in poi attenderà l'umanità [lasciato il passato 888 d.C. l'attuale 1988 (5748) e nel futuro 2088...] preferiamo guardare al 1988 quale mo­mento storico di rottura tra il passato e il futuro, tra un'era ed un nuovo Tempo.

Potrà essere dunque questo l'anno in cui la Terra tre­merà nelle doglie di un nuovo parto alla vigilia di una nascita o di una Rinnovazione totale degli spiriti e delle carni. L'ipotesi umana è quella di vivere testimoni e partecipi costi quel che costi in dolore o gioia di quella grande Eccezione che per poteri estraumani intervenuti nel mondo, passi la Menzogna e inizi l'era in cui sarà proclamato il Giudizio della Pace.

 

Passi la Falce quale strumento disposto dalla provviden­za per ripulire il mondo, poi un futuro affidato a pochi, quanti sapranno veramente vivere da uomini e diverrà anche per loro un mito l'esistenza dei sanguinari, favole l'errore delle armi fratricide, incomprensibile il furto e la menzogna, orrenda ogni altra violenza contro la na­tura e tutte le sue creature. Dopo un grande periodo di Caos ritorna l'ordine per molte Età la bilancia dei Tempi ridistribuisce nuove stagioni felici. Se l'inganno c'è stato a mezzo di un tronco fruttifero su cui si è rizzato l'In­gannevole Serpente, alla Fine dei Tempi verrà sortirà dal tronco chi è stato lungamente sterile procedendo dal cin­quantesimo grado, chi rinnovellerà tutto... (Lettere di Nostradamus). Vi sono quindi presenti altre Forze che al momento opportuno entreranno in scena, è specifi­cato nel testo Biblico che un germoglio uscirà dal Tronco di Jesse (Sole) il termine usato germoglio, pollone, ramo, vertro sono identici nel porre tale issue o uscita dal tronco, dalla foresta del giardino dell'Eden. Nell'Eden si è compiuto l'inganno e nell'Eden si affaccia la Rinnovazione del Mondo.

In modo ancor più poetico è descritto in Qumran que­sto evento:

 

Farai sorgere un Boccio (fiorirà il Virgulto: variante)

come un fiore che fiorirà per sempre

per sviluppare il virgulto

per il fogliame della piantagione eterna:

che estenderà la sua ombra su tutta la Terra,

la sua cima si eleverà fino ai cieli,

e le sue radici si affonderanno fino all'abisso,

tutti i fiumi dell'Eden

bagneranno le sue diramazioni,

diverrà una foresta immensa.

La gloria della sua foresta

si estenderà su tutto il mondo senza limiti (Inn. 11:15)

 

Nessun occhio umano può ancora concepire la meravi­glia che questo mondo ospita, le immense foreste vege­tali e tutto il mondo floreale, solo se passassimo in ras­segna qualche centinaio di mondi solo allora sapremmo quale scrigno di bellezza e di vita questo nostro mondo è nell'universo!, tanto da paragonare il nuovo messia ad una foresta bagnata da fiumi con l'immensa vita che in essa vi pullula. Per un mondo che tutto fa solo per di­struggere la Natura, la vita vegetale è un simbolo della rigogliosità che seguirà nel futuro. Milioni di uomini e donne seguaci del cristianesimo non possono che essere felici se sulla scena del mondo si dimostrino concreti Se­gni della Venuta del Maestro. Perché in ogni istante «pre­ghiamo» per la sua Venuta, o «crediamo» nella sua Ve­nuta solo per abitudine rituale o giaculatoria ad iosa? C'è una generazione che sarà testimone di tutto questo e sarà avvertita proprio per le profezie e i Segni posti come avvertimento. Non siamo ciechi a tal punto da ri­fiutare l'ipotesi che tali fatti possano riguardarci, se il cielo rosseggia sappiamo capire che indica il tramonto o l'alba, ma quanti in questa crisi, tramonto, caduta del potere dell'Occidente non sanno vedere i Segni del de­stino.

 

Oggi sulla scena del mondo non mancano i protagonisti che ci porteranno alla distruzione, la loro via è già se­minata dalla Morte e dalle stragi e man mano si avvi­cinano come Lupi alle nostre dimore. Saremo assaliti for­se come agnelli indifesi, non importa pagheremo lo scot­to e la fede nella Pace e nelle parole date che verranno tradite. L'Occidente pagherà i suoi errori, ma avrà la forza di riscattarsi e il diritto di punire chi ha portato e rotto l'equilibrio del mondo.

Primo ad essere punito è l'ingannatore che da millenni sobilla l'inconscio dell'uomo verso piani di conquista e di potenza inumana. Solo quando verrà sconfitto colui che si cela dietro lo schermo della storia e delle trame, e opererà il Messia che dichiara apertamente la sua Ve­nuta, il suo scopo, la sua Via sino alla lotta finale per la Giustizia guerreggiando contro tutte le nazioni della terra che si opporranno al suo disegno. Un disegno che è antico e perfetto che solo gli insani e folli negatori di Dio potranno rifiutare, condannandosi da loro medesimi. Un profeta in questo tempo, in questo piccolo pianeta è già in previsione della sua Venuta, sono messi al bando quanti sono pronti a credere!

Nessuno ma per rara eccezione appunto un Resto crede, pochissimi che pazientano e non hanno trovato giustizia e amore ma solo inganni e mercimoni ad opera perfida di tanti falsi profeti che oscurano i segni, seducono gli animi semplici. Un profeta in mezzo a noi? Ma la sua Voce giunge veramente a tutti, o solo l'eco distorto di un sentito dire, di una mezza frase che non può essere che un frammento inutile di un'opera maggiore che po­chi cercano di studiare. Si giudica da una mezza parola, da un puzzle, quanto vi è la possibilità di ammirare tutto il disegno, tutto il quadro, ma quanti lo fanno? Super­ficialità di tale epoca che giudica sul sentito dire l'eco distorto che più volte con grandi titoli emerge sulle pri­me pagine specchio della nostra Babilonia quotidiana.

 

Non è certo questa l'epoca che lascerà al profeta tempo e spazio per la sua condanna al sistema politico e socia­le. Le Cassandre possono avere anche ragione ma le loro voci non sono mai ascoltate, salvo poi piangere della rovina della distruzione vissuta, ma ormai è troppo tardi. Piangere sul latte versato è inutile, eppure ancora qual­cuno riesce a protestare perché il pericolo così imminen­te non è stato diffuso, forse si salvavano altre vite, for­se... quante cose si potrebbero fare che non vengono fat­te! Gli uomini con la loro insistente cattiveria vorrebbero giudicare anche il Padreterno, incolparlo di cose prima ancora di guardarsi allo specchio e misurare la propria trave nell'Occhio. Ma sono ciechi per questo non vedono, non sentono, né capiscono alcunché. I profeti richiamano pochi uditori gli altri son persi per sempre, sordi e morti nell'anima e nello spirito.

Chi è così orbo da non vedere la battaglia che si appre­sta e che come tante profezie suonano quale avvertimen­to! Ciò che è stato scritto per i decenni passati è avve­nuto, non sono certo alcuni dettagli inesatti ad infirmare il complesso dei fatti che la storia sta maturando. Guar­date all'orizzonte, cercate altri che abbia scritto così complessivamente, ed abbia espresso coraggiosamente senza remore alcune! Non dimenticate che nei Vangeli è scrit­to come distinguere, come fare per districarsi dai dubbi o dalle false visioni future. In mezzo a tanti falsi profeti — Guardate l'Albero e il frutto che dàdai frutti si giudica se è un albero buono o cattivo. Anche gli uomini come i profeti possono essere riconoscibili attraverso le loro opere.

 

Cercate e non trovate, salvo imbattervi nei falsi profeti che vi allieteranno, vi rassicureranno con un futuro irrea­le. Guardatevi da tali demoni che servono solo la ric­chezza e temono la morte, anzi seminano la Confusione, quali figli dell'iniquità. Questa è la Babilonia, le mille voci che si levano per non illuminare il futuro ma di­storcerlo, aumentare con le proprie parole menzognere teorie diaboliche o inverosimili. Rifiutano il giudizio del­la Verità, non sanno cosa deve accadere domani se non parole, parole di nessun senso, sono alberi sterili che Cri­sto maledirebbe!

Poiché la Verità non la conoscono anzi la temono e com­battono quanti hanno coraggio di sollevare le loro in­gannevoli ipocrisie para astrologiche, ed ancor più te­mono chi nella Verità prepara la loro fine. Uno che con­traddice tutti — oppure tutti che nelle varie parti del mondo confluiscono in una Sola Verità. Uno solo tra mille dice il Profeta biblico è l'Interprete dei segreti me­ravigliosi e sempre secondo Nostradamus: La Legge del­l'Unico e dell'Amore (di colui che Viene ed è venuto) Appropriando lo Spirito di Profezia, né in uno o in altro modo saranno (subito) intesi. Per mezzo di uno Solo sarà tenuta la Legge del Grande Messia (5.53)

Quindi sulla scena del mondo è inutile che si sbraccia­no i falsi maestri della Luce divina o di quale altro Orien­te, o altri prematuri anticristi seminatori solo di confu­sione. Il Vero profeta, il Vero albero dell'Eden verrà e di lui il mondo parlerà.

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